Flyby11 forza l’aggiornamento a Windows 11: cosa ne pensiamo noi

Martedì 22/10/2024 20:00

Sin dai tempi del rilascio della prima versione (ottobre 2021) abbiamo visto come installare Windows 11 su PC non compatibili. Abbiamo proposto i metodi per passare a Windows 11 sulle macchine che non rispettano i requisiti (ad esempio da Windows 10) aggiornando direttamente il sistema operativo. Ma abbiamo anche spiegato come installare Windows 11 24H2 senza requisiti. In entrambi gli articoli citati trovate diversi spunti. Adesso arriva Flyby11, un’utilità open source scaricabile da GitHub che permette di raggiungere lo stesso traguardo. Cosa c’è di diverso rispetto agli approcci già conosciuti?

Flyby11: quali novità introduce per forzare l’aggiornamento a Windows 11

Come precisa l’autore del programma, Flyby11 è utile solo ed esclusivamente per coloro che intendono aggiornare a Windows 11 da una precedente versione del sistema operativo, utilizzando un sistema che non supporta i requisiti definiti da Microsoft. Ad esempio non dispone di un chip TPM o ha la funzione Secure Boot disattivata o, ancora, non monta almeno un processore Intel Coffee Lake di ottava generazione o un AMD Ryzen di seconda generazione.

Flyby11 permette all’utente di scegliere tra due possibili approcci per l’aggiornamento (altrimenti detto in-place upgrade):

  • Utilizzo del parametro /product server per bypassare il controllo dei requisiti (metodo 1).
  • Applicazione di alcune modifiche sul registro di sistema per evitare il controllo su CPU e chip TPM (metodo 2).

Installazione forzata con /product server

Il primo è un espediente noto da tempo, che di fatto disattiva la maggior parte dei controlli hardware effettuati dal setup di Windows 11. Sebbene l’installazione si avvii in “modalità server“, in realtà poi ad essere installate sono le edizioni standard del sistema, ad esempio Windows 11 Home o Pro.

Abbiamo smesso di parlarne, nelle pagine de IlSoftware.it, perché Microsoft ha iniziato a bloccare alcuni trucchi per eludere il controllo sui requisiti minimi. L’utilizzo della sintassi setup.exe /product server è proprio fra questi.

L’astuzia che utilizza Flyby11? Anziché richiamare il comando setup.exe /product server, bloccato da Microsoft, utilizza il seguente:

setupprep.exe /product server

L’effetto è assolutamente identico. In pratica Microsoft si è “dimenticata” di bloccare l’opzione anche per l’eseguibile che si occupa dell’in-place upgrade (file setupprep.exe).

Abbiamo trovato i riferimenti all’utilizzo del file setupprep.exe all’interno del file C# di Flyby11 disponibile qui.

Aggiornamento a Windows 11 senza requisiti con la modifica del registro

Anche la modifica basata sull’utilizzo di setupprep.exe potrebbe però essere ben presto bloccata da Microsoft. Come si è intervenuti su setup.exe /product server, è altamente probabile che la stessa cosa accada per quest’ultima variante.

Sebbene l’autore di Flyby11 indichi l’installazione forzata di Windows 11 con /product server, come una procedura “nativa” e consigliata, in realtà è a nostro avviso proprio la seconda che ha più probabilità di rimanere funzionante nel tempo.

Nel documento ufficiale Modi per installare Windows 11, strano ma vero, è proprio Microsoft a rivelare che aggiungendo un particolare valore al registro di sistema (AllowUpgradesWithUnsupportedTPMOrCPU) è possibile aggiornare bypassando tutti i controlli posti in essere dalla routine di installazione.

Nel caso di Flyby11, la “ricetta” corrispondente al metodo n.2, che implica la modifica della configurazione del registro di sistema, è contenuta nel file /upgraider/patch2.json. I più curiosi possono facilmente accorgersi che il programma applica le seguenti modifiche:

reg delete "HKLM\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\AppCompatFlags\CompatMarkers" /f

reg delete "HKLM\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\AppCompatFlags\Shared" /f

reg delete "HKLM\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\AppCompatFlags\TargetVersionUpgradeExperienceIndicators" /f

reg add "HKLM\SOFTWARE\Microsoft\Windows NT\CurrentVersion\AppCompatFlags\HwReqChk" /f /v HwReqChkVars /t REG_MULTI_SZ /s , /d "SQ_SecureBootCapable=TRUE,SQ_SecureBootEnabled=TRUE,SQ_TpmVersion=2,SQ_RamMB=8192," /f

reg add "HKLM\SYSTEM\Setup\MoSetup" /f /v AllowUpgradesWithUnsupportedTPMOrCPU /t REG_DWORD /d 1

Tutto questo per rimuovere specifiche chiavi di registro relative ai marcatori di compatibilità e agli indicatori di esperienza di aggiornamento, impostare le variabili che indicano la configurazione del sistema così come da requisiti Microsoft (anche se essi non fossero assolti), usare la tecnica Microsoft per attivare gli aggiornamenti a Windows 11 su sistemi con TPM o CPU non supportati.

Flyby11 ha una struttura modulare: guarda al futuro

Ciò che colpisce di Flyby11 è che l’applicazione, seppur ancora un po’ acerba, voglia guardare al futuro. L’applicazione, infatti, utilizza una struttura modulare aperta all’uso dei plugin.

L’idea dell’autore è probabilmente quella di adattare la sua “creatura” alla natura dinamica dell’installer di Windows 11, applicando ulteriori nuovi workaround allorquando ve ne fosse la necessità.

La posizione di Microsoft rispetto ai PC aggiornati a Windows 11 senza rispettare i requisiti

Per completezza, è importante sottolineare qual è il comportamento tenuto da Microsoft nei confronti dei PC aggiornati a Windows 11 usando i vari sistemi presentati qui e in altri articoli.

L’azienda di Redmond ha fino ad oggi di fatto tollerato tutte queste procedure, limitandosi soltanto a bloccare quelle ritenute un po’ troppo zelanti. Nella pagina Installazione di Windows 11 su dispositivi che non soddisfano i requisiti minimi di sistema, comunque, ricorda quanto segue:

Se si procede con l’installazione Windows 11, il PC non sarà più supportato e non avrà diritto a ricevere gli aggiornamenti. I danni al PC per mancanza di compatibilità non sono coperti dalla garanzia del produttore.

Per la cronaca, fino ad oggi non è mai successo che Microsoft si sia astenuta dal distribuire gli aggiornamenti periodici anche sui sistemi Windows 11 non supportati (aggiornati forzosamente). Anche perché sarebbe controproducente. A nostro avviso, sia per questioni di marketing (più PC Windows 11 aumentano il volume delle installazioni globali) sia per questioni tecniche e di sicurezza (i rischi derivanti dal cessare la distribuzione delle patch su una fascia di sistemi è rilevante).

Credit immagine in apertura: iStock.com – NguyenDucQuang



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