Uno dei software più importanti per un computer è l’antivirus, un programma indispensabile soprattutto per chi utilizza una versione di Windows (anche se ci sono maniaci della sicurezza anche con Mac OS), che permette di tenere al sicuro dalle minacce informatiche il nostro PC come virus e malware. Da sempre la scelta dell’antivirus da parte di milioni di utenti è un’impresa parecchio ardua, soprattutto per gli utenti meno esperti e quando si parla di software gratuiti, in quanto le informazioni spesso sono incomplete o lasciano parecchio a desiderare.
La prima cosa importante è capire che ogni software è diverso, ogni utente è diverso e quindi ogni utente dovrà fare la propria scelta in base all’utilizzo che fa del proprio computer: un utente che utilizza il computer per giocare al solitario, per vedere qualche video su Youtube e navigare sui social network non avrà bisogno di un software antivirale parecchio invasivo, mentre un utente che scarica è pesantemente file da software P2P, naviga in siti abbastanza discutibili, si attacca a Wi-Fi pubbliche, effettua operazioni bancarie e ha un approccio più “consapevole” avrà bisogno di un antivirus particolarmente attento ai virus 0-Day e con un motore sempre aggiornato ed efficace, anche contro i virus spyware.
Esiste poi un terzo utente, quello che fa del proprio computer un uso “server”, che quindi dovrà essere sempre acceso, in questo caso l’utente avrà bisogno (se deciderà di rimanere nell’ecosistema Windows) di un antivirus comunque potente ma che non vada ad impattare sulle prestazioni e sui consumi.
Un Antivirus, ovviamente, ha delle caratteristiche ben precise che ogni utente dovrà tenere ben presente prima di effettuare la sua scelta.
Per questo, ogni antivirus che andremo a prendere in considerazione sarà analizzato in tutto e per tutto, partendo dall’impatto sulle prestazioni alla tipologia di protezione che applica e per far ciò utilizzeremo dei dati ricavati da dei test effettuati da due siti diversi, AV-Test e AV-Comparatives, specializzati nell’analisi dei vari sistemi di protezione che ogni tre mesi effettuano dei test i cui risultati sono molto attendibili e, soprattutto, affidabili. I test si basano sulla somministrazione, ai vari sistemi di sicurezza, di file noti e non (i così detti “0 Days”) per verificarne la stabilità e l’efficacia, più altre procedure che potrete trovare qui per AV-TEST e qui per AV-COMPARATIVES.
Cominciamo, adesso, ad immergerci nel mondo degli antivirus gratuiti.
Da sempre leader in questo settore, la software-house rumena BitDefender ha, da qualche anno, messo a disposizione degli utenti anche il download gratuito di BitDefender Free. Nata, a differenza dei competitors, dopo la versione a pagamento, BitDefender Free utilizza lo stesso motore di scansione della versione premium ed ha le solite limitazioni che troveremo nelle versioni free degli altri software: non ha un firewall, non ha una sandbox, non ha nessun filtro antispam e non sono incluse le funzioni di Internet Security.
Il motore di ricerca, scansione intelligente e protezione è ottimo e, pur essendo uno dei più potenti in circolazione, non intacca quasi per niente le prestazioni del PC (un’evoluzione straordinaria rispetto al passato) ma ha una funzione che, in base ai gusti dell’utente, potrebbe rivelarsi ininfluente o abbastanza fastidiosa: come vedremo con Windows Defender, infatti, BitDefender Free quando rimuove file, cartelle e applicazioni ritenute dannose, non avvisa in nessun modo l’utente.
Il sistema di rimozione di BitDefender è complesso in quanto i file, nonostante vengano messi in quarantena, sono praticamente fermi lì e recuperarli è molto difficile o, in alcuni casi, addirittura impossibile. I test, comunque, rivelano come BitDefender incappi molto difficilmente in falsi positivi.
BitDefender free offre protezione in tempo reale, Antiphishing e Antifrode.
I test sono stati svolti utilizzando la versione a pagamento del software ma, tranne che per alcuni dettagli, sono perfettamente comparabili con quelli della versione free.
AV-Test | AV-Comparatives |
AV-Test premia con il massimo dei voti il motore BitDefender.
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AV-Comparatives premia, in tutti i suoi controlli annuali, BitDefender con il massimo dei voti.
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Se parliamo di Antivirus, soprattutto free, il primo nome a cui tutti pensano è Avast.
Nato nel 1988, l’antivirus arancione è, di sicuro, uno dei più famosi e dei più apprezzati dagli utenti di tutto il mondo con circa 400.000.000 attivazioni negli ultimi anni.
Rispetto ai competitors, Avast nasce come programma free di default nel senso che, fino a qualche anno fa, tutto girava attorno alla versione free con una manovra di marketing che ha fatto di Avast quello che è adesso: l’antivirus più amato e scaricato nel panorama informatico.
La versione free utilizza il motore di scansione principale a cui, pagando, si possono aggiungere opzioni come Internet Security, protezione dai Ransomware e altre cose aggiuntive che possiamo trovare sul sito web ufficiale di Avast. Negli ultimi anni Avast ha lavorato su un difetto che, soprattutto nei computer da ufficio (quindi caratteristiche hardware basilari), si faceva notare non poco, l’impatto sul sistema e sulle performance. Nonostante non sia dei più leggeri, infatti, Avast ha fatto passi da gigante sotto questo aspetto e, tralasciando l’eccessiva invasività delle notifiche (che continuano a regalare, soprattutto a chi utilizza auricolari o cuffie, non pochi “infarti”), non impatta più eccessivamente le performance.
Il motore Avast si basa sulla protezione e le firme in-cloud oltre alla protezione offline. Questa tecnica permette di avere una lista di referenze e firme sempre aggiornata in tempo reale quando il computer è in rete. Ciò non vuol dire che il computer sarà vulnerabile o l’antivirus sono sarà efficace quando mancherà la connessione ad internet ma che, semplicemente, la lista di firme in-cloud permette al software di essere sempre sul pezzo per eventuali attacchi 0-days.
Avast Free offre, a costo zero, la protezione in tempo reale, la protezione delle password e la possibilità di analizzare le falle di sicurezza della propria rete. Acquistando gli altri servizi, è possibile aggiungere al proprio pacchetto una serie d’opzioni come l’internet security, firewall, antiphishing, anti-ransomware, VPN sicure e tanto altro.
I test sono stati fatti utilizzando la versione gratuita di Avast.
AV-Test | AV-Comparatives |
AV-Test premia con il massimo dei voti il motore BitDefender.
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AV-Comparatives premia, in tutti i suoi controlli annuali, Avast con il massimo dei voti.
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Da sempre AVG è stata una delle prime scelte da parte degli utenti e continua ad esserlo tutt’ora nonostante siano cambiate moltissime cose. Uno dei punti a favore di AVG è sempre stato quello della leggerezza e dei tool aggiuntivi in materia di “manutenzione” del sistema, tool tanto utilizzati quanto ritenuti inutili dagli esperti. L’azienda Ceca ha sempre cercato di innovare in questo settore e, dati i risultati, ha spinto Avast ad acquisirla.
Il frutto di questa acquisizione è stato incredibile. Alle performance e alla leggerezza di AVG (punto debole di Avast) è stato aggiunto l’eccellente motore di scansione di Avast (punto debole di AVG) e viceversa, creando così due prodotti che sfruttano lo stesso identico cuore (infatti i risultati sono esattamente gli stessi) senza penalizzare un marchio a discapito dell’altro.
AVG utilizza, come detto, il motore Avast che si basa sulla protezione e le firme in cloud oltre alla protezione e le referenze offline. Questa tecnica permette di avere una lista di referenze e firme sempre aggiornata in tempo reale quando il computer è in rete. Ciò non vuol dire che il computer sarà vulnerabile o l’antivirus non sarà efficace quando mancherà la connessione ad internet ma che, semplicemente, la lista di firme in-cloud permette al software di essere sempre sul pezzo per eventuali attacchi 0-days.
La versione gratuita di AVG ha due punti di forza non indifferenti, la presenza di un anti-spyware e di un anti-rootkit oltre che al Resident Shield, un sistema di scansione “silente” e soprattutto molto leggero che analizzerà ogni file ed ogni programma al suo avvio.
I test sono stati svolti utilizzando la versione a pagamento del software ma, tranne che per alcuni dettagli, sono perfettamente comparabili con quelli della versione free.
AV-Test | AV-Comparatives |
AV-Test premia con il massimo dei voti il motore BitDefender.
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AV-Comparatives premia, in tutti i suoi controlli annuali, AVG con il massimo dei voti.
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L’ombrellino rosso Avira Free è, da sempre, una delle prime scelte degli utenti, sia in ambito consumer che in ambito professionale. L’antivirus tedesco ha sempre totalizzato punteggi altissimi in tutti i test effettuati, questo grazie al team di sviluppo tedesco sempre in prima linea nella lotta ai virus informatici.
Come per Avast, uno dei difetti di Avira è sempre stato quello riguardante l’impatto sul sistema (soprattutto in macchine più basiche) in quanto l’algoritmo di ricerca e di protezione, sempre attivo, risultava abbastanza pesante anche quando non effettuava nessuna ricerca specifica per poi diventare un vero e proprio mattone al momento delle scansioni (parliamo, ripeto, sempre di macchine abbastanza basiche). Fortunatamente negli ultimi due anni Avira ha colmato questo gap che aveva con i competitors risultando, addirittura, più performante dei software che abbiamo già analizzato, ritenuti da sempre una spanna sopra l’ombrellino che ha saputo, saggiamente, imparare dai suoi errori.
Avira, inoltre, non prende mai decisioni senza chiedere la conferma all’utente ed inoltre rende sempre reperibili i file messi in quarantena, lasciando agli utilizzatori del computer la decisione se eliminarli totalmente o reintegrarli nel sistema.
Il motore di scansione si avvale, anche in questo caso, del motore proprietario in-cloud, Protection Cloud, che permette ad Avira di avere il database sempre aggiornato, diminuendo considerevolmente il numero di attacchi 0-days.
La versione gratuita di Avira offre la protezione in tempo reale, una VPN gratuita con limitazione ad 1GB, strumenti di ottimizzazione, strumenti di gestione delle password e blocco dei tracker dei browser a cui si aggiungeranno, acquistando la versione completa, una VPN completamente sicura senza limitazioni, aggiornamenti automatici del software e servizio cliente VIP.
I test sono stati svolti utilizzando la versione a pagamento del software ma, tranne che per alcuni dettagli, sono perfettamente comparabili con quelli della versione free.
AV-Test | AV-Comparatives |
AV-Test premia con il massimo dei voti il motore Avira.
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AV-Comparatives premia, in tutti i suoi controlli annuali, Avira con il massimo dei voti.
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Microsoft, con l’uscita di Windows 8, ha integrato nativamente nei suoi sistemi operativi Windows Defender, successore del quasi fallimentare progetto Essential che si è rivelato non solo inadatto(appesantendo, e non poco, le macchine degli utenti) ma soprattutto inefficiente in termine di rilevamento dei virus.
A causa della sua storia, quindi, Defender viene spesso snobbato sui PC con Windows (o, peggio, evitato come la peste) nonostante negli ultimi anni abbia fatto passi da giganti, guadagnandosi di diritto un posto in questa lista. Defender non è il massimo, siamo d’accordo, ma il fatto che sia integrato al 100% con il sistema operativo non può che essere un punto a favore: leggerissimo (e, come detto ad inizio articolo, leggero non vuol dire non efficiente) non mostra nemmeno nessun tipo di incompatibilità né con dei firewall terzi, né con software come lo possono essere i vari Malware-Bites, né con altri veri e propri antivirus.
I punti critici di Defender, però, rimangono sempre gli stessi: inefficacia negli 0-days, alcuni malware ritenuti “sicuri” e, soprattutto, una grande mole di falsi positivi che il software decide di eliminare autonomamente senza passare dalla quarantena (o avvisare, in alcuni casi, l’utente).
AV-Test | AV-Comparatives |
AV-Test considera Defender un ottimo antivirus sebbene non molto “alla mano”.
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AV-Comparatives ci va giù pesante con Windows Defender assegnandogli solo 1 stella in due occasioni e, addirittura, nessuna in un’occasione.
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Mai come in questo caso i risultati appaiono così discordanti. Defender è un buon antivirus, soprattutto per computer con caratteristiche hardware non propriamente aggiornate, ma è preferibile cercare qualche alternativa.
Uno dei software antivirali più discussi di sempre, con il più alto rapporto odi et amo in circolazione. Panda Antivirus deve la sua fama al suo innovativo (all’epoca) sistema di protezione e di scansione basato totalmente sul cloud, un sistema di protezione che rende l’antivirus particolarmente leggero (sebbene vedremo che, ultimamente, questo mito è caduto in maniera anche abbastanza rovinosa) in quanto la maggior parte dei compiti vengono delegati a dei server tramite, appunto, il cloud.
Nonostante la difficile applicazione di questa tecnologia nei primi anni del 2000, Panda è oggi uno degli antivirus più costanti e ricercati in circolazione con il cloud computing che ha raggiunto la sua definitiva maturità. Non tutti sanno, infatti, che adesso la trovata di Panda è utilizzata praticamente da tutti i competitors che affiancano al loro motore offline quello online che lavora specialmente durante l’aggiornamento delle definizioni e la scansione dei file.
Le recensioni su di esso sono sempre state altamente discordanti, da chi lo reputa inutilizzabile e dannoso a chi lo reputa miracoloso, in tutto ciò noi possiamo solo aggiungere che, se non si fosse capito, per utilizzare Panda è essenziale avere un computer sempre connesso e, quindi, può reputarsi un alleato scomodo nei casi in cui il computer venga isolato, in qualche modo, dalla connessione alla rete.
I test sono stati svolti utilizzando la versione a pagamento del software ma, tranne che per alcuni dettagli, sono perfettamente comparabili con quelli della versione free.
AV-Test | AV-Comparatives |
AV-Test considera Panda un ottimo antivirus che però, al contrario della sua fama, si comporta malissimo a livello di prestazioni.
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AV-Comparatives ha premiato spesso Panda con il massimo dei voti mettendolo solo una spanna sotto i competitors più accreditati.
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Da qualche anno è comparso sulla scena degli antivirus 360 Total Security, software dell’azienda cinese Quihoo che sicuramente molti utilizzatori di smartphone Android conosceranno per i software antivirus e performanti per il robottino verde. I produttori asiatici non sono nuovi in questo ambito, dato che esistono altri software ben ottimizzati e funzionanti come ad esempio la coreana AhnLab, e fin da subito 360 Total Security è sembrata una buona alternativa gratuita ai più famosi antivirus europei.
360 è un antivirus abbastanza completo a cui possono essere aggiunti dei “moduli” complementari (come un firewall) di altre case produttrici sponsorizzate o consigliate dalla stessa Quihoo. A differenza di molti, 360 offre gratuitamente una Sandbox, molto importante per provare degli eseguibili sospetti su macchina virtuale. Inoltre utilizza 3 motori differenti: BitDefender, Avira e il motore Cloud, abbastanza “sospetto”. Se i primi due motori possono far stare tranquilli, il terzo ha alzato non pochi sospetti data la predisposizione delle aziende cinesi nel rubare e rivendere dati personali.
Nonostante le ottime premesse, non è tutto oro quel che luccica. 360 ha subito un’involuzione preoccupante soprattutto nella parte cloud proprietaria, che hanno portato il software a rilevare tantissimi falsi positivi, molti virus non rilevati e la sua immancabile “invadenza” quando un software viene installato sul PC. 360, infatti, chiede sempre conferma all’utente se la modifica (o l’integrazione) di una nuova chiave, un file di registro .dll o simili siano azioni volute, e questo, soprattutto in caso di software abbastanza ingombranti, porta a innumerevoli richieste di conferme che sono utili da una parte ma eccessivamente fastidiose dall’altra.
AV-Test | AV-Comparatives |
Non sono presenti Test di AV-Comparatives negli ultimi 3 anni |
L’ultimo della lista è anche l’ultimo arrivato, cioè Kaspersky Free in versione gratuita.
Kaspersky è da sempre considerato come l’antivirus per eccellenza, il più performante, utilizzato anche nei computer degli addetti del governo americano e, al contrario dei concorrenti, non si era ancora affacciato nel mercato free. Da ottobre 2017, però, è disponibile anche in Italia la sua versione gratuita che essenzialmente è una versione più snella delle versioni a pagamento, priva quindi di VPN e molte altre funzioni che hanno fatto famosa e potente Kaspersky.
Non si basa sui BB (behavioral blocker) ma su definizioni e cloud (come la quasi totalità degli antivirus gratuiti) e ha la protezione anche per i siti malevoli.
I test sono stati svolti utilizzando la versione a pagamento del software ma, tranne che per alcuni dettagli, sono perfettamente comparabili con quelli della versione free che offre, comunque, solo una protezione di base.
AV-Test | AV-Comparatives |
AV-Test premia con il massimo dei voti il motore Kaspersky .
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AV-Comparatives premia, in tutti i suoi controlli annuali, Kaspersky con il massimo dei voti.
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Nel panorama degli antivirus c’è anche VooDooShield, un software nuovo di cui voglio parlare perché dietro ha un’idea ed un funzionamento interessante che interesserà a molti (soprattutto i più “smanettoni”) e che forse ne spaventerà qualcuno. VooDooShield ha una base diversa da tutti gli altri in quanto non funziona per blacklist ma per whitelist. Di che parliamo?
Ogni Antivirus utilizza una sorta di lista nera in cui confluiscono tutti gli eseguibili noti, ciò vuol dire che un programma non presente in questa blacklist non sarà “toccato” dall’antivirus. VoodooShield invece, che funziona come anti-executable, si basa su una whitelist, cioè una lista in cui sono inseriti tutti i programmi ritenuti “puliti” e, nel caso il programma non sia presente in questa lista o sia ritenuto dannoso verrà bloccato. Ma questa lista come funziona? Semplice, inizialmente ci entra tutto ciò che c’è sul computer (che quindi deve essere “pulito”), poi grazie a VirusTotal fa il resto.
Chi non conosce VirusTotal, il famoso sito che permette di ricercare o scansionare file e programmi con 50 antivirus diversi? Ecco, VooDooShield si basa proprio su VirusTotal, sebbene non consenta una scansione per i file sconosciuti (in quanto manda solo l’hash per vedere l’ultima scansione, se disponibile) e questo, forse, è il suo unico limite. I suoi punti di forza invece sono molti:
Sembra una frase fatta ma “Il miglior antivirus sei TU!” In ambito informatico è importante capire questo concetto: capita a tutti di prendere un virus, spesso non per colpa nostra. Puoi avere tutte le competenze e le protezioni possibili ma se non fai un uso consapevole del computer e di internet il rischio aumenta sempre di più: torrent, programmi “curativi”, siti di streaming sospetti, indole di cliccare ovunque comprese le pubblicità sono comportamenti da evitare.
Prendendo dei semplici accorgimenti l’esperienza utente sarà sempre ottimale e voi, il vostro computer e i vostri file saranno sempre al sicuro.